Questo sito utilizza cookies, anche di terze parti. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento, acconsenti al loro impiego in conformità alla nostra Cookie Policy.
LAMURA – SCHIFONE (A.N.): “PROSSIMI AD UN DRAMMATICO DISSESTO FINANZIARIO DEL COMUNE DI NAPOLI”!
In merito alla protesta dei lavoratori del Comune di Napoli in lotta per il riconoscimento degli aumenti contrattuali previsti dal C.C.N.L., i Consiglieri Comunali di A.N. Carlo Lamura e Luciano Schifone hanno dichiarato:
Lamura: "Il rinvio del Consiglio Comunale, una decisione ignobile e irresponsabile!"
Lamura:" E’ una vergogna apprendere tramite SMS soltanto alle ore 14 di venerdì, la decisione arbitraria e irresponsabile della Presidenza del Consiglio Comunale di rinviare la prossima seduta, nella quale si sarebbe dovuto discutere di Emergen...
Lamura e Taglialatela:” Scongiurato il piano Amato per la soppressione dei commissariati della Polizia di Stato. Rilanciare iniziative concrete per la sicurezza in città.”
Lamura:” Il fallimento della proposta dell’ex Ministro Amato non può suscitare che viva soddisfazione in quanti avevano anticipato gli effetti devastanti di questo provvedimento.”
SCUOLE, IL COMUNE PERDE I FONDI REGIONALI PER L’EDILIZIA SCOLASTICA.
LAMURA:" E’ assolutamente incomprensibile la superficialità e l’inettitudine con la quale il Comune di Napoli getta alle ortiche sostanziosi contributi pubblici indispensabili per un efficace funzionamento delle scuole cittadine che, notoriamente, ve...
LAMURA DENUNCIA:" IL COMUNE PERDE I FONDI PER L’EDILIZIA SCOLASTICA."
PRESENTATA UNA INTERROGAZIONE URGENTE AL SINDACO PER CONOSCERE I NOMI DEI RESPONSABILI DELLO STAFF TECNICO DELL’ASSESSORATO ALL’EDILIZIA CHE SI E’ MACCHIATO DI INADEMPIENZE COSI’ GRAVI. TALI DA DETERMINARE LA MANCATA RISTRUTTURAZIONE DEGLI EDIFICI S...
LAMURA, PDL : Il rinvio del Consiglio Comunale, un provvedimento di buon senso.
Carlo Lamura: “Il P.d.L. non è pregiudizialmente contrario all’ atto deliberativo della Giunta Jervolino sul cosiddetto “Piano Casa,” che smentisce le ingessature e i vincoli rigidi imposti solo 10 anni orsono dalla stessa maggioranza di centro sinistra con l’approvazione del Piano Regolatore Generale della città di Napoli – esordisce Lamura - “.
“ Se con questo provvedimento la giunta Jervolino cambia registro è perché era completamente sbagliata l’impostazione del PRG che, di fatto, ha bloccato in questi anni ogni possibilità di nuova edilizia in città alimentando l’abusivismo di necessità e favorendo l’esodo di migliaia di famiglie napoletane verso i comuni dell’ hinterland, per trovare nuove abitazioni e a prezzi assolutamente più convenienti”.
“Tuttavia la maggioranza di centro-sinistra – continua il Capogruppo del P.d.L. - è spaccata al suo interno anche su questo provvedimento troppo frettolosamente portato all’attenzione del Consiglio Comunale. Lo dimostrano le continue revoche delle sedute di Consiglio e il ripetersi del mancato raggiungimento del numero legale. E’ per questo motivo che il PdL ha proposto la “cancellazione” delle sedute dell’assise cittadina già programmate, raccogliendo il consenso dei gruppi politici di maggioranza e dello stesso Presidente del Consiglio Comunale.
“ Siamo convinti – aggiunge Lamura - che un provvedimento così importante per Napoli non possa esaurirsi in una sola seduta di Consiglio Comunale. La tempistica imposta dalla legge regionale è troppo stringente e inopportuna. Vi è al contrario la necessità di un sereno,approfondito e proficuo confronto con le parti sociali, le Università napoletane, le categorie imprenditoriali del settore, al fine di licenziare un provvedimento che può costituire, se condiviso, un concreto strumento di sviluppo della città per i prossimi 30 anni.
“E’ tuttavia oltremodo indispensabile evitare ogni forma possibile di speculazione - conclude il capogruppo del PdL – e pertanto va chiarito senza ombra di dubbio l’attuale sperequazione prevista nel deliberato, ove in aree omogenee della zona orientale è consentito un robusto incremento abitativo e, in altre aree limitrofe, tale opportunità è negata o fortemente ridimensionata. Così come è necessario conoscere, sempre negli ambiti della ex zona industriale, i siti che potranno ospitare nuove attività produttive previste dal provvedimento governativo per la istituzione della zona franca urbana, al fine di armonizzare l’esigenza abitativa con quella dello sviluppo e dell’occupazione.