“Il lupo perde il pelo ma non il vizio” - E’ questo il commento a caldo del Capogruppo del PdL Carlo Lamura in Consiglio Comunale di Napoli, a seguito dell’approvazione in aula della nuova “delibera sul Forum delle Culture”-.
“Avevamo accolto la proposta del Sindaco di discutere, già nella seduta di Consiglio di questa mattina, la delibera di modifica per il Forum delle Culture, tanto per recuperare il tempo colposamente sprecato dall’Assessore Oddati in questo anno di sostanziale fermo delle attività, per il diniego opposto dal Governo sulla forma giuridica “elefantiaca” e inefficace voluta ostinatamente da Oddati per la “sua” Fondazione” – aggiungono i Consiglieri del PdL Carlo Lamura e Salvatore Varriale. “Abbiamo proposto in aula di poter analizzare la delibera con maggiore attenzione e di licenziarla dopo il passaggio necessario e dovuto nella Commissione Consiliare competente. Dieci giorni e non più per condividere, eventualmente, con la maggioranza l’approvazione di una delibera necessaria alla realizzazione concreta di un grande evento per la città”.
“Purtroppo – continuano i due esponenti del PdL – la stessa arroganza e la stessa incomprensibile testardaggine dello scorso anno, abbiamo riscontrato nell’atteggiamento odierno di Oddati, che ha respinto la possibilità di un approfondimento della materia e ha impedito che l’atto deliberativo fosse opportunamente emendato tanto per evitare ulteriori incomprensioni con il Governo centrale”.
“Presenteremo immediatamente ricorso al TAR – concludono Lamura e Varriale – contro l’approvazione di questo atto deliberativo della Giunta Iervolino, che si presenta sostanzialmente inalterato rispetto alla stesura dello scorso anno, con tutti i limiti e le contraddizioni che abbiamo sempre denunciato in Consiglio Comunale e che sono state oggetto delle valutazioni negative espresse anche dal Governo centrale attraverso il Sottosegretario Letta. Nei prossimi giorni illustreremo in conferenza stampa gli argomenti e le criticità alla base del nostro ricorso alla Giustizia Amministrativa, in merito “Governance” della Fondazione, l’assenza di alcune istituzioni locali, oltre a questioni di carattere patrimoniale e di corretta impostazione amministrativo-contabile contenute in questa delibera ”.
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